Ogni momento della
nostra vita quotidiana è ormai accompagnato dall'impiego di macchine
più o meno complesse. Tuttavia, questa presenza pervasiva della
macchina nel vivere di tutti i giorni ha portato ad una sua
“normalizzazione”. Quando parlo di normalizzazione penso
soprattutto alla progressiva perdita, da parte della macchina,
nell'immaginario della società contemporanea, della forza di
generare potenti suggestioni di cambiamento ed innovazione.
La macchina è ormai considerata un dato di fatto e rispetto al passato è sempre meno portatrice di immagini e messaggi di travolgente mutazione tecnologica e di conseguenza dei costumi e delle abitudini. Si è ormai prodotta una assuefazione del ruolo e dell'immaginario della macchina. Questa perdita della sua forza evocatrice appare più comprensibile se si pensa agli albori dell'epoca della macchine: le prime raffigurazioni in pittura dei treni e delle stazioni identificano nella macchina una rappresentazione del potente cambiamento sociale in atto. Oggi, invece, nessuna rappresentazione di macchina contemporanea sarebbe probabilmente capace di descrivere sinteticamente la nostra società nel modo in cui le raffigurazioni della Gare St. Lazare di Monet riuscivano a descrivere il cambiamento della società del secondo '800.
La macchina è ormai considerata un dato di fatto e rispetto al passato è sempre meno portatrice di immagini e messaggi di travolgente mutazione tecnologica e di conseguenza dei costumi e delle abitudini. Si è ormai prodotta una assuefazione del ruolo e dell'immaginario della macchina. Questa perdita della sua forza evocatrice appare più comprensibile se si pensa agli albori dell'epoca della macchine: le prime raffigurazioni in pittura dei treni e delle stazioni identificano nella macchina una rappresentazione del potente cambiamento sociale in atto. Oggi, invece, nessuna rappresentazione di macchina contemporanea sarebbe probabilmente capace di descrivere sinteticamente la nostra società nel modo in cui le raffigurazioni della Gare St. Lazare di Monet riuscivano a descrivere il cambiamento della società del secondo '800.